7 curiosità su Milano

Ve lo abbiamo ripetuto tante volte: Milano è una città che non si smette mai di scoprire. Questo vale certamente per chi la visita, ma spesso anche i Milanesi non conoscono tutte le curiosità e i segreti che si nascondono dietro a quella che in tanti considerano semplicemente una città alla moda, laboriosa e festaiola. Volete saperne di più? Oggi vi sveliamo 7 curiosità che non sapete di Milano!

Al civico 10 di via Sorbelloni si trova quello che può essere senz’altro considerato il citofono più strano di Milano: una scultura in bronzo a forma d’orecchio realizzata nel 1939 dall’artista milanese Adolfo Wildt. A causa di questa sua particolarità la casa è stata soprannominata “Ca’ dell’orèggia”. Purtroppo, il citofono non è funzionante da molto tempo, ma la leggenda vuole che sussurrando all’orecchio un desiderio, questo si avveri.

Tutti conoscono la Basilica di Sant’Ambrogio, ma non tutti sanno che proprio nelle sue immediate vicinanze si trova una colonna in marmo dal capitello corinzio caratterizzata dalla presenza di due fori distanti tra di loro circa 25 centimetri. Si narra che il diavolo avesse trafitto la colonna con le sue corna e che vi fosse rimasto intrappolato per ben due giorni. La credenza, inoltre, racconta che dai due fori sia possibile sentire un forte odore di zolfo.

Il simbolo di Milano è il famoso “biscione”, ovvero un drago che stringe tra le sue fauci un giovane. Sappiamo che il biscione era lo stemma araldico dei Visconti, ma qual è la sua vera origine? Secondo una leggenda, il simbolo appariva sullo scudo di un nobile saraceno ucciso da Ottone Visconti durante l’assedio di Gerusalemme del 1066.

Un’altra leggenda, invece, vuole che il biscione fosse il leggendario Tarantasio, un mostro che infestava le acque dell'ormai scomparso lago Gerundo, che si estendeva dalle porte di Milano all'attuale provincia di Crema. Dopo svariati tentativi di liberarsi del mostro, fu il nobile Umberto Visconti ad avere il coraggio di ucciderlo prima che divorasse il fanciullo che aveva già cominciato a bloccare tra le sue fauci.

Un'altra fra le curiosità su Milano è che migliaia di teschi e altre ossa umane decorano le pareti di questa piccola chiesa in Piazza Santo Stefano. La Chiesa di San Bernardino alle Ossa, infatti, è stata costruita nel 1268 sopra ad un cimitero e non è chiaro da dove provengano le sue macabre decorazioni: c’è chi dice che siano i resti di santi o martiri, mentre altri che si tratti delle ossa delle vittime della peste.

All'inizio di Corso Sempione, all'angolo di via Moscati, si può notare un respingente ferroviario in mezzo a uno spartitraffico erboso. Sicuramente molto strano, se si considera che in questa zona non ci sono treni, rotaie o ferrovie. La risposta viene dalla storia di Milano, che ci rivela che qui un tempo sorgeva una stazione ferroviaria che univa Milano a Gallarate.

Questa è una curiosità che gli amanti della lirica conosceranno. Giuseppe Verdi, arrivato a Milano nel 1830, tentò di entrare al Conservatorio, ma fu bocciato per la sua “non corretta posizione delle mani sul pianoforte”. Inutile dire che il grande compositore si sia rifatto dell’oltraggio subito: il Conservatorio di Milano porta oggi il suo nome!

Al civico 35 di via Poerio si trova una casa molto particolare: si tratta di una riproduzione dell'edificio che, nell'Eastern Parkway di Brooklyn, in America, è conosciuto come “casa 770”. Negli anni Quaranta i Lubavitcher, una delle più grandi comunità di ebrei ortodossi, acquistarono la casa perché vi dimorasse il rabbino Yoseph Yitzchak Schneerson, giunto in America dall'Europa per sfuggire ai nazisti.

La 770 diventò così un luogo sacro per la comunità ebraica, tanto che diversi componenti decisero di replicarla in altre città del mondo. Oggi esistono, infatti, circa dieci riproduzioni della casa originale sparse per tutto il mondo: quella di Milano ha il primato di essere l’unica in Europa.