Milano e il cinema: un percorso tra i luoghi dei film di culto italiani

Milano e il cinema: un percorso tra i luoghi dei film di culto italiani

Dalla fine dell’Ottocento a oggi Milano ha fatto da sfondo a più di 500 film. Purtroppo pare che nessuno si sia mai preoccupato di ideare dei percorsi per l’esplorazione di questi set: e allora perché non creare un piccolo tour da veri cinefili partendo proprio dall’Hotel Cavour?

DA VIA FATEBENEFRATELLI

La zona del nostro hotel è stata scelta come location per diversi film italiani. Nel 1968 il grande Pasolini ha fatto un vero e proprio tributo a Milano con il film Teorema. Il regista è stato uno dei più profondi conoscitori della nostra città ed è riuscito a dipingere come nessun altro alcuni dei suoi lati più intimi, tra questi anche uno scorcio della vicinissima via Goito: qui c’è la scuola frequentata da uno dei protagonisti, Pietro (Andres Soublette). Si tratta del famoso liceo Parini dove studiarono i giovani Manzoni, Gadda e altri milanesi illustri.

Nelle immediate vicinanze, precisamente in Fatebenefratelli 11, i corridoi della Questura di Milano sono stati l’habitat naturale dei protagonisti baffuti, muniti di pistole e pantaloni a zampa di elefante, di tanti film polizieschi anni Settanta, come L' uomo della strada si fa giustizia (1975), Milano rovente (1973) e Italia a mano armata (1976).

PALAZZO FIDIA

Proseguendo a piedi per via Senato si arriva alla bellissima zona residenziale di Via Melegari: qui si può godere di un angolo di pace in una delle più caotiche città italiane. Nel Palazzo Fidia del civico 2, Michelangelo Antonioni ha girato nel 1950 Cronaca di un amore con Lucia Bosè e Massimo Girotti. L’edificio, forse la massima rappresentazione artistica dell'architetto mantovano Aldo Andreani, è una vera testimonianza del miglior eclettismo in città.

VILLA NECCHI-CAMPIGLIO

Di fronte a Palazzo Fidia si trova una delle case-museo più belle del capoluogo lombardo. Villa Necchi Campiglio di via Mozart 14 è stata costruita da Piero Portaluppi negli anni ‘30 e donata al FAI dalle sorelle Necchi. Il capolavoro del grande architetto milanese ha ospitato le riprese di Io sono l'amore, il film di Luca Guadagnino che racconta la storia della ricca famiglia Recchi (protagonisti un inedito Pippo Delbono elegantissimo e la fascinosa Tilda Swinton).

GUGLIE DEL DUOMO

Guadagnino ha fatto passeggiare Tilda Swinton anche tra le splendide guglie in una delle tante meraviglie del Duomo di Milano: il tetto praticabile del corpo principale della costruzione.

La scena è la citazione di una famosa sequenza di Rocco e i suoi fratelli. Nel 1960 Luchino Visconti infatti girò la discussione definitiva fra Rocco (Alain Delon) e Nadia (Annie Girardot) proprio qui.

PIAZZA DUOMO

Scendiamo infine nella Piazza del Duomo per ricordare lo spassoso incontro tra fra Totò, Peppino e il vigile urbano, o il “ghisa” (Totò, Peppino e la... malafemmina, diretto da Camillo Mastrocinque nel 1956: i due fratelli cercano informazioni per raggiungere il teatro in cui si esibisce la "malafemmena", ma scambiano il milanese per un generale austriaco alleato. Tentano di farsi capire con un bizzarro miscuglio linguistico, che dà origine alla geniale gag "Excuse me... bittescèn, noyo volevàn savuàr l'indiriss... ja?".

Impossibile dimenticare anche la scena dell'arrivo dei fratelli alla stazione di Milano, intabarrati come cosacchi nonostante il clima primaverile perché a Milano “la nebbia c'è…ma non si vede!".