I giardini segreti di Milano

Milano non è una città che si ama e si comprende in un giorno solo: la nostra città, all’apparenza indaffarata e frenetica, nasconde angoli di tranquillità e oasi di pace immerse nel verde. Siamo andati alla scoperta dei giardini segreti di Milano, vediamoli insieme!

Palazzo Invernizzi, un tempo residenza dei proprietari del celebre marchio alimentare italiano, è un bellissimo edificio ispirato al classicismo che si affaccia sul trafficato corso Venezia, in via Cappuccini. Purtroppo la proprietà non è aperta al pubblico, ma affacciandosi dal cancello che dà su via Cappuccini è possibile sbirciare quella che è la vera particolarità di questo luogo: il giardino di Palazzo Invernizzi ospita infatti una decina di fenicotteri rosa che girano liberamente nel giardino e che non hanno paura di lasciarsi ammirare.

La vigna di Leonardo, ospitata dentro Casa degli Atellani, proprio di fronte a Santa Maria delle Grazie, è il luogo dove Leonardo Da Vinci passò quattro anni a lavorare alla sua famosissima Ultima Cena. La vigna fu un regalo che Ludovico il Moro, signore di Milano, fece a Leonardo nel 1499 come ricompensa per il Cenacolo. Per arrivarci si passa attraverso Casa degli Atellani e i suoi due stupendi chiostri.

L’orto botanico di Brera è un polmone verde nel cuore della città, proprio alle spalle di Palazzo Brera. La bellezza di questa angolo bucolico, la cui superficie non supera i 500 mq, è dovuta all’enorme quantità di alberi, cespugli, erbe e fiori presenti. L’orto ha quasi 400 anni: nel 1774 Maria Teresa d’Austria ne fece un’ istituzione con finalità didattico-scientifiche per gli studenti di medicina e farmacia.

Anche se a prima vista sembrerebbe privato, il giardino di via Terraggio, a due passi da corso Magenta, è in realtà pubblico. Al numero civico 5 di via Terraggio si vede solo un portone grigio, solitamente socchiuso: al suo interno si nasconde un giardino segreto conosciuto da pochi. Si tratta del giardino di un condominio, rimasto chiuso per 70 anni e riaperto al pubblico nel 2011, ora gestito dal Comune di Milano.

Insomma, chi pensa che a Milano non sia possibile concedersi attimi di tranquillità e poesia si sbaglia: la nostra città riserva sempre sorprese a chi decide di scoprirla!